Con l’espressione “lavori a caldo” si fa riferimento a varie tipologie di attività/metodi lavorativi che – generalmente utilizzati durante le attività di costruzione o di ristrutturazione – “producono scintille o prevedono l’uso di fiamma libera o altre fonti di calore che, di conseguenza, possono costituire un pericolo di incendio”.
Un esempio di lavori a caldo riguarda le attività di posa delle guaine impermeabilizzanti in copertura che “possono includere l’asciugatura della base utilizzando fiamma o aria calda, il riscaldamento del bitume in un bollitore e l’incollaggio delle guaine utilizzando fonti di calore”.
Inoltre altre fonti di calore comunemente coinvolte nei processi di lavori a caldo “comprendono:
– la saldatura o il taglio a gas o ad arco elettrico;
– lampade o torce a gas;
– mole o dischi da taglio;
– brasatura e saldatura”.