Nei paesi occidentali l’invecchiamento della popolazione anziana in età lavorativa appare da tempo sempre più evidente.

Secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità, la definizione di “lavoratore che invecchia” è quella di un addetto che supera l’età di 45 anni, mentre è denominato “lavoratore anziano” chi ha oltre 55 anni.

Nell’Unione Europea si stima che nel 2025 i lavoratori di età compresa tra i 50 e i 64 anni saranno il 35%, ponendo problemi di sostenibilità economica anche sotto il profilo sanitario e pensionistico, con un incremento della durata della vita lavorativa.

L’invecchiamento attivo dei lavoratori già al centro della campagna Eu-Osha 2016-2017.

Il tema dell’anzianità della popolazione lavorativa è divenuto centrale nelle analisi di esperti e osservatori per l’impatto che esso ha sulle dinamiche occupazionali e sociali.

Su di esso si è ampiamente riflettuto proprio di recente con la campagna 2016-2017 dell’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (Eu-Osha), dedicata all’invecchiamento attivo dei lavoratori e alla sensibilizzazione sull’importanza del lavoro sostenibile nel corso dell’intera vita professionale.