Riguarda questa sentenza della Corte di Cassazione l’infortunio accaduto in una chiesa a un lavoratore che, utilizzando una scala dell’altezza di tre metri circa, è caduto nel mentre stava svolgendo dei lavori di pitturazione per il quale il parroco è stato condannato dal Tribunale e successivamente dalla Corte di Appello per il delitto di lesioni personali colpose con violazione della normativa antinfortunistica.
L’infortunio in esame ricorda il caso di un altro infortunio per il quale la Corte di Cassazione si è interessata in un’altra sentenza, la n. 7730 del 20/2/2008 della Sezione IV penale Presidente Marini, pubblicata e commentata dallo scrivente nell’articolo “ Responsabilità del Parroco per l’infortunio ad un volontario in oratorio”, infortunio accaduto a un parrocchiano che si era offerto volontariamente per i lavori di allestimento di una festa parrocchiale e che era caduto dall’altezza di circa tre metri a seguito del ribaltamento di un trabattello non allestito a regola d’arte. Il parroco in quella circostanza era stato condannato perché ritenuto responsabile delle lesioni subite dal parrocchiano.