«Quella costante umiliazione del sopravvivere», l’ha definita una volta il regista inglese Ken Loach.
Quel martellante e sfiancante tentavo di non avere più fame, tipico da sempre della classe lavoratrice che non arriva agevolmente a fine mese.
Con la crisi economica del 2008 e il simultaneo avanzare della tecnologia, gli sforzi di arrivare anche solo a fine giornata hanno preso nuove e più subdole forme.