Se nel 2010, con un documento dedicato all’Implementazione della Strategia per l’eguaglianza tra donne e uomini, la Commissione europea ha sottolineato la necessità di valorizzare anche una prospettiva di genere nella promozione della tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, nel nostro Paese l’ approccio di genere in materia di sicurezza “è stato a lungo ignorato”.
Tanto che il legislatore si è a lungo “limitato a considerare in modo specifico, in quest’ottica, la posizione delle lavoratrici unicamente con riguardo alla peculiare situazione della gravidanza e del puerperio”.