Le sostanze reprotossiche sono “sostanze tossiche per la riproduzione” che possono avere un’influenza negativa “sulla capacità di uomini e donne di riprodursi” e possono “alterare lo sviluppo del bambino durante la gestazione e dopo la nascita”.
E, partendo da uno studio francese del 2015 che mostra come “più dell’1% dei lavoratori” sia “esposto ad agenti reprotossici”, nell’Unione europea si stima che “i lavoratori esposti potrebbero essere tra i 2 e i 3 milioni”.
Ad affrontare il tema dei rischi correlati alle sostanze reprotossiche e a fornire indicazioni sugli effetti e su quanto riportato nella normativa vigente è un intervento ad un workshop dal titolo “La nuova Direttiva cancerogeni 2019/13” che si è tenuto a Milano lo scorso 6 giugno.